Ti aspetto e ti parlo piano

Vaneggiamenti di un padre in attesa

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Season 4 Grand Finale – Sfratto Esecutivo e citazione

TRIBUNALE DEL BABBO

Intimazione di sfratto e contestuale atto di citazione per convalida

Il sig. Nicolò Alfieri residente nel monolocale sito in “pancia della Mamy”, rappresentato e difeso dall’Avv. Fante L’Elefante,
premesso
– Che il ricorrente è proprietario del monolocale adibito a “pancia” posto per l’appunto appena sopra al suo stomaco come da contratto di uso esclusivo dello stesso;
– Che il periodo a canone zero convenuto fra le parti è di 9 mesi;
– Che il conduttore, ne il suo legale rappresentante “Fante L’Elefante” (carillon) non ha provveduto alla formale estensione del contratto.

Tutto ciò premesso e considerato la Sig.ra Mazzotta Silvia, come sopra rappresentato e difeso dal Geom Alfieri
intima
al signor Nicolò Alfieri sfratto per scadenza dei termini contrattuali invitandolo a lasciare immediatamente libero di persone, vuoto di cose e nella piena disponibilità del ricorrente il locale posto in pancia della Mamy,

cita

il signor Nicolò Alfieri  domiciliato in “pancia della Mamy” a comparire davanti al Tribunale di “Sala Parto C/o Ostetricia dell’Ospedale Maggiore di Parma”  all’udienza che ivi si stesso terrà il  giorno 14 Marzo 2011 (rispettare il termine di cui all’art. 660 c.p.c. che deve intercorre fra notificazione ed udienza) alle ore 9,30 e seguenti presso i noti locali di via Gramsci sede del Ospedale Maggiore, giudice designando ex art. 168 c.p.c., per sentire convalidare l’intimato sfratto e vedere apporre la formula esecutiva, con invito a costituirsi in giudizio nei modi e nei termini di cui agli artt. 166 e 167 c.p.c. e l’avvertimento che non comparendo o comparendo e non proponendo opposizione, lo sfratto sarà convalidato ai sensi dell’art. 663 c.p.c. con apposizione della formula esecutiva, ed altresì per ivi sentire accogliere le seguenti.

In fede

Il Babbo

Season 4 Episode 12 – Scendi alla prossima fermata per la coincidenza

Nicolo, adorabile Principe di Papà

Questa quarta serie sta per terminare, siamo ormai arrivati in prossimità del grande evento (al mio contatore mancano 3,86 giorni, 92,65 ore, 5,558 minuti e poco più di 333mila secondi).

E’ stato un bel viaggio vero? Penso che non ci si possa lamentare. Io e la Mamy lo abbiamo vissuto in modo magnifico, serenamente, scherzando e sorridendo anche nei momenti difficili. Anche in questi ultimi giorni, che la Mamy si muove freneticamente per casa trascinando quel monolocale arredato che ti sei pazientemente costruito nella sua pancina, non perdiamo occasione di ridere e scherzare. E’ un dono tutto nostro, ed è un dono che ti faremo.

Siamo prossimi all’arrivo a destinazione, stanno per chiamare la tua fermata ed è ora che inizi a raccogliere la tua roba. Ricorda di lasciare tutto come l’hai trovato eh!

Ci han spiegato che tra poco li dentro succederà qualcosa di strano. Non ti spaventare, è tutto normale e tu dovrai solo lasciarti guidare. Ballerai un pò la “Rumba” (come ci ha raccontato Vittorio), per qualche minuto la tua paciosa esistenza sarà turbata, ma stai tranquillo, ci saremo noi ad aspettarti dall’altra parte. Ti raccoglieremo come il dono più prezioso e faremo di tutto per farti sentire amato.

Noi siamo organizzatissimi, tutto è pronto, ognuno ha il suo ruolo e le sue funzioni. Ovviamente entrambi ci scorderemo tutte le cose che dobbiamo fare non appena inizierà la Rumba e anche per noi ci sarà un pò di trambusto. Ci proponiamo di fare meno scemenze possibili ma non possiamo promettere tanto. Ci proveremo!

Io mi son immaginato la scena almeno mille volte, ed ogni volta era diversa. Per esempio non ho ancora deciso se ti taglierò il cordone ombelicale. Son perplesso; dicono sia un gesto importante per il padre. Io dico che non voglio esser il primo individuo di questo mondo a farti del male… si perchè tutti dicono “oh, non ti preoccupare, non sente niente… è gelatinoso… non sente nulla”… mmmmh ma dico, ma qualcuno glie l’ha chiesto? E se gli fa male? E se sente un pizzico di dolore? Poi magari finisce che mi tieni il muso per due anni, oppure che me lo rinfacci in adolescenza… vedi, non è una decisione facile… 😉

Alla fine penso che lo farò. Sono tuo padre, sarò presente nel momento in cui tu arrivi in questo mondo e non mi tirerò mai indietro su nulla che ti riguardi, almeno sino a quando tu mi chiederai di farlo. C’è da tagliare il cordone quindi, eccomi! Lo farà tuo padre!…. suona strano lo sai? Ma suona bello! Essere responsabili di qualcuno è una cosa nuova per me, ma farò del mio meglio.

Il prossimo articolo lo cercherò di scrivere mentre arrivi, sempre che ne sia capace. Mi piacerebbe raccontare quella giornata, catturare i dettagli che poi ci si scorda, le risposte alle domande che un giorno, inevitabilmente mi farai. Ma mi sono ripromesso di stare vicino a tua madre, e questa è la mia missione principale, se poi riuscirò a trovare il modo e le parole per scrivere lo farò… chiaramente evitando di menzionare le parolacce che la Mamy mi scaglierà contro 😉

Quindi Nicolo, preparati, questo viaggio sta per finire. Poi prenderai la coincidenza per il prossimo viaggio, quello che faremo, e magari, racconteremo insieme.

Season 4 Episode 11 – La rivoluzione e la Principessa

Ciao piccolo angelo scalciante di vita,

Il tuo momento si sta avvicinando, così come il nostro. Al mio personalissimo conteggio mancano 1,28 settimane, 8,95 giorni, 214,91 ore e 12,894 minuti (…773,629… 773,628…773,627… secondi).

E’ già da un paio di giorni che dai qualche segno concreto, la Mamy si allarma un’attimo, si piega sulle ginocchia come per fare una foto di squadra e tutto passa. Ieri sera ho aiutato anch’io con un massaggino alla schiena.

Ci sentiamo come Geddhafi, il dittatore Libico in questi giorni asserragliato sotto assedio dal suo popolo, per quanto possa fare la marea è inarrestabile e prima o poi sarà travolto. Solo che quando toccherà a noi ci troverai esausti ma sorridenti di gioia… beh, per lui sarà un pò più tosta.

E’ un periodo di cambiamenti questo, un momento storico di cui si parlerà per decenni. Lo studierai a scuola, leggerei trattati e saggi che spiegheranno cosa sta succedendo nei giorni in cui tu vedrai la luce. Buffo vero? Tu arriverai nel mezzo di una svolta epocale, in cui la tirannia sta finalmente prendendo gli schiaffoni dalla brava gente. Senza entrare nel merito, è la rivolta della speranza che ti accompagna a noi, che ti consegna a questo mondo. Mi piace ripensare alle prime parole che ti scrissi 9 mesi fa… “abbiamo preso in prestito questo mondo dai nostri figli, presto lo dovremo restituire

Pensa che in Egitto questa settimana una coppia di genitori hanno chiamato il proprio figlio appena nato col nome di “Facebook”… pura follia, ma anche un segno tangibile di ringraziamento verso uno degli strumenti che hanno permesso al popolo egiziano di sollevarsi e rimpadronirsi della speranza. Perchè è di speranza che l’uomo vive ed un figlio è il volto di quella speranza per difendere la quale smuoveresti le montagne.

bozza Logo Sqcuola di Blog 3No, non ti preoccupare, il tuo nome resta Nicolò… anche se so che molti mi riterrebbero capace di scegliere qualcosa di simile. Vedi, io con questi strumenti ci lavoro. Pensa che proprio mentre stai per arrivare tu sono immerso in un progetto che per me è importantissimo; si chiama “SQcuola di Blog” ed è qualcosa in cui credo molto. Un giorno vorrei tu fossi orgoglioso di tuo padre anche per folli idee come queste.

In queste settimane sto lavorando come un ossesso, e proprio nei tuoi primi giorni dovrò trovare il tempo e la sanità mentale di perseverare. Vedi, ho preso un impegno con molta gente e non voglio assolutamente deluderli. Ma non ti preoccupare, ci sarò sempre per te.

Infine ho una buona notizia per te. Io e la Mamy come sai abbiamo fatto il corso Pre-parto nelle scorse settimane. Tra le varie coppie che abbiamo incontrato durante le lezioni ci siamo praticamente “innamorati” di Elisa e Vittorio. Durante le lezioni eravamo spesso insieme, divertendoci, sdrammatizzando e giocando. Sono veramente fenomenali, vedrai. Dico vedrai perchè la loro splendida principessa Livia è arrivata nei giorni scorsi e già ti aspetta tra le braccia dei suoi fantastici genitori.

Ecco il messaggio che Vittorio ha inviato per annunciarla al mondo “… E’ nata Livia, figlia di Vittorio ed Elisa … mamma lombarda e papà pugliese… praticamente il meglio che l’Italia, unita da 150 anni, poteva offrire… Dio ci benedica

Speriamo veramente che la Principessa Livia possa diventare una tua compagna di giochi e passeggiate al parco.

Ah! Aspetta di vedere il messaggino di benvenuto che il tuo Babbo ha preparato per annunciare il tuo arrivo al mondo 😉

Ti aspettiamo, dicono che tu sai come e quando meglio di noi e noi ci mettiamo nelle tue mani con tutto l’amore che abbiamo.

Season 4 Episode 8 – La Gita delle gestanti giapponesi

Ciao piccolo stellino!

Continuiamo a raccontare la tua attesa… è ancora la Mamy che scrive!!!

Sempre parlando del Corso pre-parto… oltre ad insegnamenti, suggerimenti e rassicurazioni efficaci, lunedì 7 febbraio, ci siamo incontrate con tutte le mamme e i neo papà al reparto di Ginecologia ed Ostetricia per visitare la fatidica Sala parto… per la Gita delle Gestanti!

Immagina 20 signore con il pancione accompagnate dai papà, che attendono davanti al pronto soccorso ginecologico… molto visibili a tutti i passanti eh! Non ti dico l’espressione di terrore dei poveri medici specializzandi che, giunti alla fine dei loro turni interminabili, agognando una serata tranquilla a casa sul divano, scendono le scale con il cartellino in mano pronti a stimbrare e porre fine alla giornata… scendono l’ultima rampa, sono ormai fuori dall’ospedale, all’aria aperta, sorridenti…. quand’ecco che di fronte a loro si ritrovano 20 pancioni in attesa…  Immagina la scena, il respiro si blocca, il battito cardiaco accelera, gocce di sudore si infrangono al suolo come grandine, le gambe tremano… abbiamo sicuramente rischiato di far venire un infarto a chiunque passasse di lì indossando un camice.

La nostra Guru ci viene a prendere e come una gita delle elementari, in coppia, tenendoci la mano, saliamo per visitare la sala parto… Ci spiega per più di mezzora  tutto quello che troviamo nella stanza e quello che possiamo portare per rilassarci il più possibile fino al momento in cui s’inizia a spingere…

Devo dire che la stanza è molto carina, di un color arancione rassicurante, il bagno è grande, con angolo doccia confortevole dotato di pallone gigante e sgabello olandese, entrambi attrezzi utili per il travaglio. La poltrona ha tutti i comfort possibili ed immaginabili: si alza, si abbassa, si smonta, fa i massaggi e con un extra ti porta il caffè.

Inizio ad immaginarmi là dentro, con la mia camicia da notte bianca da ospedale (mmmhhh così sexy!! ), le pantofoline pelose e una gran voglia di strozzare qualcuno…quando, ad un certo punto, i miei pensieri vengono interrotti da una voce, che ahimè, riconosco come appartenente a tuo padre il quale, un po’ timoroso, chiede: “Senta, scusi, ma quindi è proprio qui che nascerà?”… … … … … … … …

Il silenzio scende pesante sulle nostre teste… Io guardo in aria, sconsolata e solo un pensiero mi rimbomba in testa “Ma, dico io, si chiama sala parto…ma dove vuoi che nasca!!??”

Nicolò, tesoro, io amo tuo padre all’inverosimile, ma ho veramente paura di poterlo uccidere se, durante il travaglio, mi esce con una cagata simile!!! Senza considerare che come un’insopportabile giapponese si era messo a fare il video della sala parto…povera me… invece che viola, sarei voluta diventare arancione per confondermi con le pareti e diventare piccola piccola per nascondermi dietro il carrello porta oggetti!!!

Eh si! Tuo padre è letteralmente impazzito da quando sa che esisti e questa non è certo una novità, ma è meraviglioso vederlo così… È difficile descrivere a parole l’emozione che trapela da un suo sguardo, è contagioso… io sono un po’ più con i piedi per terra, ma anche perché sono spaventata da morire e, ti dico la verità, le sue domande sconnesse, i suoi commenti fuori luogo, persino il suo conto alla rovescia, riescono a stemperare un po’ la mia ansia e farmi sorridere…
Preparati cicoletto perché davanti a te troverai un babbo incredibile!! Per sapere come sarà la mamma, dovrai aspettare la prima serie di “Diario di una neo mamma impedita”, ep 1: Come mettere un pannolino ad un neonato sotto la guida di un bambino di 6 anni.

Ma questa te la racconterò un po’ più avanti…
Ti aspettiamo…
Mamy

Season 4 Episode 4 – Ridere con le pattine ai piedi

Nicolo,

Aspetto il tuo primo sorriso, ed i milioni che ne seguiranno.

Dunque, ormai abbiamo visto che ti sei già bello che formato. Abbiam visto tutto, misurato scientificamente con macchinari complessi la circonferenza del tuo cranio, ogni singolo organo interno, la lunghezza del femore e omero. La Mamma non si addormenta la notte se prima non ha riguardato il filmino del tuo cuore che pulsa e ricontrollato i tuoi ventricoli cerebrali.

Perfetto, hai fatto un gran bel lavoro!! Ora ti chiediamo di concentrare queste ultime settimane su dei muscoletti che ti serviranno tantissimo. I muscoli del sorriso!

Leggo da internet che nella risata sono coinvolte sei coppie di muscoli: il levator anguli oris (solleva i lati della bocca), il levator labii superioris (solleva il labbro superiore), l’orbicularis oculi (agisce sull’orbita oculare), il risorius (un muscolo mandibolare che porta indietro le labbra), lo zygomaticus major e lo zygomaticus minor che sollevano gli zigomi.

Questi dai nomi impronunciabili sono dunque i 12 muscoli utilizzati quando si ride.

Ora, visto che mancano solo 53 giorni, dagli una bella ripassata perchè abbiamo in programma di farteli usare parecchio.

Vedi, il tuo babbo cerca spesso di fare la persona seria, ma con scarsi risultati.

Mi sento poco credibile ed un filo triste, mentre adoro ridere e far ridere. In fondo non dimenticare che ho conosciuto tua mamma facendo il clown di corsia all’Ospedale; entrambi indossando un naso rosso… tua mamma, in barba ad ogni norma igenica, sfrecciava per i reparti con delle “pattine”… glie le avevo date io!! Fu amore a prima vista, mi faceva ridere come un pazzo, dovevi vederla.

Il suo nome clown è “Caska“… un vero clown dottore come il nostro idolo Patch Adams. Io invece sono “Cecilio” ed entrambi facciamo parte di VIP Parma Onlus, un gruppo di volontari clown di corsia della città.

Se ci penso, passiamo molto tempo insieme ridendo io e quella pazza di tua mamma. Si ride delle piccole cose, e puntualmente si sdrammatizzano le difficoltà che prima o poi si incontrano.

Quindi ora concentrati sull’orbicularis oculi e compagnia cantante che altrimenti finiamo per sfigurarti in pre-adolescenza!

Season 4 Episode 3 – La Nonna Lella informatizzata

Ciao Nicolò,
Mi presento: Sono la nonna Lella, la mamma del tuo babbo (qui sotto nella foto con la tua Zia Marzia) e scrivo anch’io due righe per te.

Da Nicolo

Ho fatto un corso per usare il computer anche per questo, lo sapevi? Ma non ti aspettare troppo dalla nonna informatica… anche stavolta ho preferito scrivere su di un foglietto a quadretti e darlo in mano al babbo per copiarlo qui.  

Sono la nonna di altre due splendide nipotine, Chiara e Anna, le tue cuginette che sono ormai grandi, ma che ti aspettano con ansia come tutti. Era quindi ora che arrivassi tu piccolo angelo per far crescere e movimentare la famiglia Alfieri.

Tra l’altro, della famiglia Alfieri, tra ben undici discendenti, tu sei ora l’unico che porterà avanti il cognome di tuo nonno. Sei già una celebrità solo per quello.
Nicolò, nipotino tanto atteso, con un nome importante, portato da Papi, Vescovi, scrittori e musicisti (Paganini, io amo la musica). Un nome molto bello!

Sono molto felice e speranzosa di poterti aiutare, se avrai bisogno, ma spero anche di farti giocare, portarti al parco e ti darò anche qualche vizietto (compito questo dei nonni).
Ti ho visto nelle ecografie, sei bellissimo e già vispo e simpatico, coi tuoi piccoli movimenti. Certamente mi sono commossa e conto i giorni per poterti vedere, abbracciarti e darti tanti baci.

Ti voglio già tanto bene
Nonna Lella

Season 4 Episode 1 – Tutto ciò che voglio sei tu

Ciao Nicolo, SEI UNO SPETTACOLO!!!!

Mancano 64 giorni al tuo arrivo previsto. Sei 1,5 kili, hai femori di 5,6 centimetri, sei vispo come un fringuello e tutto sta andando alla perfezione. Dicono che potresti crescere di circa 2 etti alla settimana in questi ultimi mesi… (lo zio Forrest ha calcolato con una formula tutta sue che sarai 9,5 kg!!! Sti geni matematici di famiglia eh!)

Comunque sei fenomenale!! Oggi pure la Ginecologa Russa si è sciolta vedendoti muovere e sbadigliare pacifico come un angelo. Dice che sta andando tutto alla perfezione.

Ti abbiamo immortalato nel video mentre discutevi animatamente col tuo piedino cercando di azzannarlo… Io dico che è tutta colpa della mamma che non ti passa ne parmigiano ne McDonald giù dal cordone 😉 Comunque onestamente non ho parole, non riuscirei ad esprimere nulla a parole oggi… momenti come questo sono da vivere.

Oggi inauguriamo l’ultima serie del Blog, la Season 4, che si concluderà con il tuo arrivo.

Ora tutto ciò che vogliamo sei tu!

Season 2 Episode 14 – 2011 Odissea nello Spazio

Manca solo qualche ora all’inizio del 2011 e io e Mamy
abbiamo pensato di scrivere due righe per ringraziare chi ci ha
seguito religiosamente in questi folli mesi di attesa.

A tutti voi (quasi 5,000 visite!) da parte nostra un abbraccio forte e
l’augurio di un anno pieno di sorrisi! Anche il piccolo Nicolo ha
dato un calcetto di approvazione!

Ora si sta preparando con Mamy per una serata a teatro (veglione con Shakespeare! … Facciamo i sofisticati). Anche Ippo l’Ippopotamo, Fante l’elefante, Bob il carillon rasta, Giuliano il Porco, la Ginecologa Russa, Cacaito Rodriguez e tutta la ciurma di questo folle blog si stringono in un
abbraccio sorridente con voi.

Mancano 66 giorni all’arrivo previsto di Nicolo’ e siamo frementi in attesa di iniziare questa Odissea nello Spazio 2011!!!

Vada come vada la navicella e’ in rampa di lancio col suo immancabile vessillo “bimbo a bordo”

Grazie

Season 2 Episode 13 – Ippo dice “andrà tutto bene”

Ciao Old Nick!

Tutto procede bene vero? Ti sento bello vispo, stai crescendo a vista d’occhio e mancano ancora due mesi al tuo arrivo. Anzi questo mi ricorda che da gennaio inizieremo il “countdown” dei giorni che mancano al fatidico 7 Marzo 2011… data prevista per il tuo arrivo.

La Mamy fisicamente sta benone, la pancia le dona un sacco, e non sembra avere scompensi particolari. Siamo sorpresi di come tutto stia procedendo serenamente. In quesi giorni però la vedo un pò preoccupata, inizia a farsi largo la preoccupazione che normalmente accompagna le neo-mamme. Il travaglio, il parto, il post parto e la responsabilità di avere la tua piccola vita nelle sue mani sono pensieri e pressioni nuove per ogni donna nelle sue condizioni. Il dover abbandonare temporaneamente il suo lavoro all’ospedale è un’altra preoccupazione per lei, che adora il suo lavoro, ci si mette anima e corpo giornalmente e la paura di staccare capisco che è difficile.

Sono solo pensieri, l’ignoto che arriva inesorabilmente da un lato, le certezze delle proprie passioni e “routine” giornaliere che lentamente svaniscono dall’altra. Siamo umani, la routine ci rassicura, l’ignoto genera dubbi; viviamo di momenti, ed i momenti di dubbio sono momenti tosti quanto necessari per crescere. Diffida sempre da chi non ha dubbi!

Siamo umani dicevamo, e se c’è una dote che l’umanità ci ragala è lo spirito di adattamento. Quindi non pensare per un secondo che ci siano rimpianti, questa è solo la fase in cui la tua Mamy (ed il tuo Papà) iniziano a rimboccarsi le maniche e pedalare, come i nostri genitori hanno fatto prima di noi, e come probabilmente tu un giorno farai per i tuoi figli. Ciò che arriva lo si affronta insieme, come una famiglia, a testa alta e senza mai perdere fiducia che “tutto andrà bene”. Le paure ti bloccano, ma le sfide ti spingono a tirar fuori risorse che non pensavi di avere.

Un briciolo di follia aiuta, le esperienze delle nostre vite (tante) agevoleranno il compito, l’amore che ci unisce ci regalerà una solidità e perseveranza. Siamo pronti, abbiamo ciò che serve e basterà un tuo vagito per mettere tutto in moto. Sarà come schiacciare un’interruttore, un pulsante, proprio come con l’amato Ippo Ippopotamo canterino qui sotto!

Ippo lo dice cantando… “Andrà tutto bene!” ed Ippo certe cose le sa 😉

Season 3 Episode 5 – Fuga per la Libertà

Ciao Cicolottolo!

Ti avevo promesso un altro racconto? Ecco, abituati, che le promesse qui si mantengono!

Dopo la prima spolverata sulla mia famiglia, ora voglio raccontarti un mio aneddoto.

Sai, è vero che adoro la famiglia, i suoi obblighi, le responsabilità che ti insegnerò, ma devi sapere che io ho sempre avuto mire di libertà e indipendenza già da piccolissima.

Era il 1985, avevo 3 anni e poco più e avevamo da poco cambiato casa, trasferendoci al sesto piano di un palazzone.

Prima vivevamo in un altra casa, e la vicina di casa era la Tata Giuliana, ormai brevettata salvatrice dai rimproveri di mamma. Infatti come sentiva attraverso le pareti un accenno di rimprovero, usciva dal suo appartamento per venire nel nostro e portarci in salvo.

Ma per me allontanarmi dalla Tata Giuliana fu un trauma. Al primo rimprovero di mia mamma nella casa nuova, aspettavo con ansia la mia salvatrice, che con il suo superudito avrebbe sicuramente avvertito il pericolo e così avevo le orecchie tese verso la porta… ma niente… allora mi aspettavo di vedere Tata Giuliana planare sul balcone di casa per portarmi in salvo a casa sua a prendere il the con le pastarelle…. ma ancora niente da fare…la Tata non si vedeva! Disastro!

Oh no!! Sono fritta!!” pensavo fra me e me e così, beccato il rimprovero in piena formula, decisi di andarmene da quella prigione.

Presi Pelatino, il mio bambolotto adorato, me lo misi sotto il braccio, mi avviai verso la porta di casa e, uscendo, dissi a mia madre: “Io me ne vado da Tata Giuliana”.

Scesi i 6 piani di scale (non arrivavo a prendere l’ascensore), mi ritrovai nell’androne del palazzo e, dal momento che non avevo idea di fosse la casa di Tata Giuliana, mi sedetti sui tre scalini che mi separavano dalla piena libertà.

Mentre ero lì seduta, entrò Daniela, una vecchia amica di mamma che lavorava nell’ufficio al primo piano, che mi chiese che cosa stessi facendo lì. Le risposi, con quella mia faccetta d’angelo, che solo io riesco a fare, “Mamma mi ha cacciato di casa!!” (e forse qui, chi mi conosce bene, può tradurre la mia faccetta con paraculismo, da cui il nomignolo affibbiatomi da mio fratello “assface”).

Daniela, sorridendo, mi prese per mano e mi riportò verso casa. Nel frattempo mia mamma se ne stava di vedetta in terrazza per vedere se veramente sarei uscita dal palazzo…

Penso, e ne ho avuto la certezza poco dopo, che se mi avesse visto in strada si sarebbe lanciata fuori di casa, avrebbe fatto a salti i 117 scalini per raggiungermi e farmi nera dalle sculacciate.

Mentre mia mamma stava pensando proprio a quello sente il campanello di casa… io da fuori sento i passi di mia madre che si avvicinano alla porta… inizio ad alzare Pelatino verso il viso a mo di scudo nascondendomi… la maniglia si abbassa… io indietreggioe mi nascondo dietro la gonna di Daniela… la porta si apre… sbircio di lato e vedo solo due occhi che mi fissano, due occhi infuocati, ma la voce è calma e suadente mentre racconta a Daniela il mio “scherzetto”…ma io non ci casco, lo so, che come Daniela mi lascia, mi aspetta il fuoco dell’inferno e mi attacco sempre di più alla gonna…Non resisto a lungo, un “Silvia, fila dentro!” mi riporta alla realtà e salutando Daniela con le lacrime agli occhi implorando la salvezza, entro… L’ultimo ricordo è la porta che si chiude alle mie spalle.

Forse un paio di sculacciate me le sono sicuramente prese, ma quei 5 minuti di indipendenza mi sembravano una forza!!!

Ovviamente Nicolò, non ti azzardare a fare una cosa del genere perché non so se sarò buona come mamma!!!

Alla prossima puntata…