Ti aspetto e ti parlo piano

Vaneggiamenti di un padre in attesa

Season 3 Episode 5 – Fuga per la Libertà

Ciao Cicolottolo!

Ti avevo promesso un altro racconto? Ecco, abituati, che le promesse qui si mantengono!

Dopo la prima spolverata sulla mia famiglia, ora voglio raccontarti un mio aneddoto.

Sai, è vero che adoro la famiglia, i suoi obblighi, le responsabilità che ti insegnerò, ma devi sapere che io ho sempre avuto mire di libertà e indipendenza già da piccolissima.

Era il 1985, avevo 3 anni e poco più e avevamo da poco cambiato casa, trasferendoci al sesto piano di un palazzone.

Prima vivevamo in un altra casa, e la vicina di casa era la Tata Giuliana, ormai brevettata salvatrice dai rimproveri di mamma. Infatti come sentiva attraverso le pareti un accenno di rimprovero, usciva dal suo appartamento per venire nel nostro e portarci in salvo.

Ma per me allontanarmi dalla Tata Giuliana fu un trauma. Al primo rimprovero di mia mamma nella casa nuova, aspettavo con ansia la mia salvatrice, che con il suo superudito avrebbe sicuramente avvertito il pericolo e così avevo le orecchie tese verso la porta… ma niente… allora mi aspettavo di vedere Tata Giuliana planare sul balcone di casa per portarmi in salvo a casa sua a prendere il the con le pastarelle…. ma ancora niente da fare…la Tata non si vedeva! Disastro!

Oh no!! Sono fritta!!” pensavo fra me e me e così, beccato il rimprovero in piena formula, decisi di andarmene da quella prigione.

Presi Pelatino, il mio bambolotto adorato, me lo misi sotto il braccio, mi avviai verso la porta di casa e, uscendo, dissi a mia madre: “Io me ne vado da Tata Giuliana”.

Scesi i 6 piani di scale (non arrivavo a prendere l’ascensore), mi ritrovai nell’androne del palazzo e, dal momento che non avevo idea di fosse la casa di Tata Giuliana, mi sedetti sui tre scalini che mi separavano dalla piena libertà.

Mentre ero lì seduta, entrò Daniela, una vecchia amica di mamma che lavorava nell’ufficio al primo piano, che mi chiese che cosa stessi facendo lì. Le risposi, con quella mia faccetta d’angelo, che solo io riesco a fare, “Mamma mi ha cacciato di casa!!” (e forse qui, chi mi conosce bene, può tradurre la mia faccetta con paraculismo, da cui il nomignolo affibbiatomi da mio fratello “assface”).

Daniela, sorridendo, mi prese per mano e mi riportò verso casa. Nel frattempo mia mamma se ne stava di vedetta in terrazza per vedere se veramente sarei uscita dal palazzo…

Penso, e ne ho avuto la certezza poco dopo, che se mi avesse visto in strada si sarebbe lanciata fuori di casa, avrebbe fatto a salti i 117 scalini per raggiungermi e farmi nera dalle sculacciate.

Mentre mia mamma stava pensando proprio a quello sente il campanello di casa… io da fuori sento i passi di mia madre che si avvicinano alla porta… inizio ad alzare Pelatino verso il viso a mo di scudo nascondendomi… la maniglia si abbassa… io indietreggioe mi nascondo dietro la gonna di Daniela… la porta si apre… sbircio di lato e vedo solo due occhi che mi fissano, due occhi infuocati, ma la voce è calma e suadente mentre racconta a Daniela il mio “scherzetto”…ma io non ci casco, lo so, che come Daniela mi lascia, mi aspetta il fuoco dell’inferno e mi attacco sempre di più alla gonna…Non resisto a lungo, un “Silvia, fila dentro!” mi riporta alla realtà e salutando Daniela con le lacrime agli occhi implorando la salvezza, entro… L’ultimo ricordo è la porta che si chiude alle mie spalle.

Forse un paio di sculacciate me le sono sicuramente prese, ma quei 5 minuti di indipendenza mi sembravano una forza!!!

Ovviamente Nicolò, non ti azzardare a fare una cosa del genere perché non so se sarò buona come mamma!!!

Alla prossima puntata…

1 commento»

  lo zio Forrest wrote @

Più che “fuga per la libertà” (Erich Fromm), lo Zio Forrest l’avrebbe intitolato “Il miglio Verde” (Steven King) quest’aneddoto dell’infanzia. Se ti fosse riuscita la fuga verso “Tata” Giuliana e Via della Concordia, la sedie elettrica sarebbe stata il minimo indispensabile. Che bei ricordi, mi fai tornare indietro di 5 lustri… “Tata” Giuliana, Alessandra, i Puffi ed E.T…. Però penso che tu stessi parlando dell’autunno ’86-primavera ’87, perchè cronologicamente il periodo reale è questo. Almeno con Actarus, non bluffare “Assface”!!!


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